mercoledì 26 marzo 2014

Patricia Bottura Chef Gourmet (intervista esclusiva)

Biografia a cura di Peppino Occhiuto.



Patricia Bottura nasce in Australia, a Sydney precisamente dove il padre emigrò nell’immediato dopoguerra in cerca di fortuna.
Sin da piccolina durante i suoi studi coltivava il sogno di diventare uno Chef .
Nel 1989 rientrò in Italia a Ferrara, città natale del papà, per avere la possibilità di cimentarsi in cucine professionali.
Da subito entrò a far parte dello staff dello Chef Igles Corelli nel noto locale “Trigabolo” e da qui cominciò la sua vera e propria avventura culinaria che presto si spostò a New York.
Dopo essersi spostata in vari ristoranti nella grande mela il ritorno in italia nelle Puglie dove per sei anni lavora come capocuoco in un noto ristorante.
Trasferitasi in Spagna fece l’esperienza di capocucoco in un albergo gestito da italiani.
All’ ennesimo rientro in Italia passò per Parma per poi ritornare a Ferrara dove scoppiò il vero e proprio successo.
Lavora nei cinque più noti locali di Ferrara ottenendo consensi e crescendo professionalmente.
Molto legata alla tradizione culinaria dell’Emilia ama lavorare i prodotti di questa regione e si afferma con una scuola di pensiero di rivisitare piatti anni 80 impiattati “a modo mio”detestando le “strane cotture” e "aggiungendo un pizzico di Australia" in ogni sua creazione.
La sua cucina ama la semplicità e usa pochi ingredienti incastrati alla perfezione e messi nel piatto come un opera d'arte dal sapore delicato.
Nella sua carriera sono innumerevoli le collaborazioni nelle grandi scuole di cucina Italiana e in istituti Alberghieri.
Ora lo chef sposta i suoi progetti a Milano dove da settembre insegnerà estetica in una nuova scuola di cucina .




Intervista esclusiva

D:
-Da dove nasce la tua passione per la gastronomia?
R:
-La passione per la cucina  nasce con me , fin da piccola ,chiudo gli occhi e torno a quelle domeniche mattina quando mi svegliavo tardi e dalla tromba delle scale saliva l'odore del brodo, correvo giu per osservare mia madre ai fornelli mentre preparava il pranzo della domenica...A 5 anni avevo già deciso che da grande volevo fare lo chef , e oggi a 44 anni dopo 30 anni di cucina , rispondo la stessa cosa .. da grande voglio fare lo chef !
D:
-Ricordi il tuo primo piatto? ti và di condividerlo con noi?
R:
-Sinceramente il mio primo piatto non me lo ricordo, ricordo pero la prima lezione a scuola "scambled eggs " , sono tornata a casa e ho costretto la mia famiglia a mangiare uova strapazzate a cena.
D:
-Dimmi tre cose indispensabili per la realizzazione di un piatto.
R:
- Un piatto di sucesso per me non deve mai avere piu di 6 ingredienti, guarnizione compresa , la semplicita della materia prima, un po di fantasia e il cuore renderanno il  piatto un capolavoro.
D:
-Nei tuoi tanti viaggi dove credi di aver trovato le migliori materie prime?
R:
-Sono nata e cresciuta in Australia , ho avuto la fortuna di girare il mondo , America, Asia , Europa, .... per me la materia prima che si trova in Italia sopratutto nel sud Puglia,Calabria, Sicilia e imbattibile!

D:
-Se fossi una spezia?
R:
-PEPERONCINO!
D:
-Che consiglio ti sentiresti di dare ad un giovane che vorrebbe avvicinarsi al mondo della cucina professionale?
R:
-Nonostante io abbia dedicato la mia vita alla cucina al cibo , e senza non riesco a stare... a ragazzi giovanni che decidono di intraprendere una carriera in cucina dico sempre di scappare... Fare lo chef non e quello che si vede in tv ... è un duro lavoro , fatto di sacrifici , non ci sono orari, non esistono festivi, Natale , capodanno e non si ha mai tempo per le persone a cui vogliamo bene. 
Si diventa solitari e la famglia diventa la brigata..... in poche parole si rinuncia a vivere.
Lo chef ci regala anche questa splendida foto di un suo piatto in onore alla Calabria:
"Maiale nero di Calabria, Fichi alla plancha, emulsione di provolone del Monaco, estratto di Peperoncino."

Grazie a Patricia Bottura,
 
-Peppino Occhiuto-

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Cos’è:
Vengo a casa tua e realizzo un menu esclusivo, servito da camerieri o informale, su misura e in base al numero dei convitati. Tema del menu, composizione e numero delle portate lo concordiamo insieme: ho sempre nuove proposte da farti perché sia indimenticabile.

Come:
Il mio intervento include il tempo di preparazione dei piatti e il servizio. Curo io la spesa per il menu tramite i miei fornitori selezionati e, su richiesta, mi occupo anche dei vini e del table setting.

Dove:
A domicilio, utilizzando la tua cucina o in una location attrezzata proposta da te o suggerita da me.

Quando:
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Perché:
Per festeggiare un compleanno, un anniversario, una circostanza particolare. Per fare una sorpresa a chi ami. Per dare una festa a casa tua e godertela come se fossi un ospite.

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